I SAPORI DELLA VIA LATTEA

Raia Carboni si tinge di bianco per il nuovo evento dell’estate paternese

9 luglio 2016

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Anche quest’anno si è tenuto a Paterno l’evento gastronomico “I Sapori della Via Lattea” presentato dalla Pro Loco – Terra dei Padri in collaborazione con i caseifici del paese.

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Situato questa volta a Raia Carboni, zona periferica di Paterno, l’evento è stato fuso insieme ad un altro successo tra quelli proposti all’interno della kermesse di serate dell’estate paternese, quello de “L’Arte in Mostra”.

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FormatFactoryDSC07679Infatti, lungo i vicoli rurali dell’antico rione è stato possibile ammirare gli splendidi disegni dell’artista Valeria Turco ed ascoltare Lemuel D’Anzi suonare le più famose arie della musica classica, oltre che degustare le bontà offerte dagli stand della pro loco stessa, e dello chef Vitantonio Lombardo, una stella Michelin, che con il suo Street Kitchen ha preso per la gola il pubblico con i suoi piatti a base di formaggi.

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A fianco a questi, altri stand offrivano prodotti di diversa natura, quali miele e liquori, da accompagnare alle bontà a base di latte.

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Parallelamente all’esposizione culinaria, altri artisti del luogo hanno potuto esibire il proprio operato.

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La serata è stata allietata dalla musica dal vivo della Lost Legion Band.

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Alessandra Milano

Per sempre Ali

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Si è spento all’età di 74 anni uno dei più grandi, se non il più grande, sportivo di sempre: Muhammad Ali.

Era affetto da tempo del Morbo di Parkinson che lo stava divorando nonostante lui stesse combattendo come un leone.

Di Ali ricorderemo l’incontro del secolo contro George Foreman sul ring e le numerose battaglie anche al di fuori di esso.

“Volava come una farfalla e pungeva come un’ape”

Purtroppo anche le farfalle smettono di volare.

La frase che meglio lo rappresenta in campo politico è “non ho nulla contro i Viet Cong, loro non mi hanno mai chiamato negro”, pronunciata quando si rifiutò di partire per la guerra del Vietnam.

Ali, te ne sei andato, ma nel mio cuore vivrai sempre. MITO

Oreste Gaito

Il Talento

Il Talento è l’attitudine che caratterizza ogni essere umano a far bene una determinata attività’. E’ ingegno, qualità, virtù, originalità’ ma soprattutto creatività’. Ogni essere umano è chiamato a scoprire il proprio talento e a metterlo a frutto. Il vero talento è azione che mette in moto la passione, è un incredibile contenitore di preziose attitudini piene di fonti di ispirazione per esprimere al massimo le proprie potenzialità’. E’ una dote innata, è forma di vita, modo proprio di vedere le cose e rapportarsi al mondo. Sono infinite le forme di talento ma quelle più espressive sono riconducibili al giornalista, al fotografo, al video-maker, al musicista, al calciatore, al pilota, all’atleta le cui figure hanno trasformato la propria passione in lavoro. Il talento va coltivato,sfruttato e condiviso perché’ è una grande dote che contaddistingue ciascun essere umano rendendolo unico ed insostituibile. Per arrivare ad essere un vero talento oltre a possedere determinate doti bisogna faticare ed investire su se stessi per metterle a frutto in modo che, con costanza e applicazione, si possono ottenere grandi soddisfazioni e raggiungere straordinari obiettivi.

Marina Riviello

THE DANGEROUS: UNA COVER BAND PERICOLOSAMENTE BRAVA SI ESIBISCE A MARSICO NUOVO

Tutti in piazza per provare l’emozione di veder rivivere per una notte il re del Pop in uno spettacolo dal divertimento assicurato.

1 giugno 2016

Mercoledì 1 Giugno 2016 si è tenuto un coinvolgente spettacolo musicale organizzato dall’associazione culturale Lamicum a Marsico Nuovo (PZ).

Si è esibita infatti, sul palco allestito per l’occasione in Piazza Umberto I, la Tribute di Michael Jackson “The Dangerous”.

Da quando si sono accese le luci del palcoscenico e la band ha cominciato a suonare, nessuno tra il pubblico è stato più in grado di restare fermo: chi ballava ripetendo goffamente i passi dei ballerini, chi cantava in un improbabile inglese piccole strofe o interi brani, e perfino quei pochi in piazza, che non conoscevano l’artista ed i suoi pezzi più famosi, si sono divertiti da matti al ritmo delle indimenticabili canzoni di Michael Jackson.

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Nell’esibizione della band, che si alternava a delle videoproiezioni relative all’artista, e soprattutto nell’interpretazione dell’impersonator del cantante –vicinissima all’originale- abbiamo tutti rivisto una riproduzione eccezionale di passi, gesti, coreografie, costumi e trucchi dei tour live del re del pop.

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Oltre che godere dell’ottima musica, gli spettatori hanno potuto mangiare e bere le bontà tipiche delle feste di paese rivolgendosi agli stand gastronomici dell’associazione.

Il gruppo, formatosi nel 2011, ha riscosso nel tempo un notevole successo in tutta Italia, calcando palchi importanti come quello del Michael Jackson Day, dal 2013 al 2015, esibendosi ogni volta durante il Gran Galà, dove ha avuto l’occasione di conoscere persone molto vicine a all’artista.

In più, nel febbraio 2015, la band ha avuto l’onore di aprire il Campionato di serie A di ginnastica artistica femminile e maschile ad Ancona.

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Sotto il costume di Michael Jackson, si muove Michele Martoccia, cantante e ballerino con una forte passione per l’artista sin da quando era bambino. Già ballerino di altri generi musicali prima di conoscere il suo mito, ha imparato da autodidatta ad impersonarlo completamente all’età di quattordici anni.

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La direttrice artistica del gruppo, nonché ballerina e cantante, è Giuliana Marsico, nel campo artistico dall’età di tre anni, che si occupa dell’organizzazione dello spettacolo in tutte le sue sfaccettature, compreso trucco, costumi, scenografie e coreografie di tutti e 10 i componenti.

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Gli altri ballerini (Giada Marsico, Simona Amati, Ferdinando Iannuzzi e Italo Marsico) sono tutti ballerini professionisti nonché vice campioni nazionali dell’ ultimo campionato tenutosi ad Ostia nel maggio 2016 e vengono, insieme all’impersonator e al direttore artistico, da Potenza; mentre i 4 musicisti (Michele Santoriello al Basso, Leonardo Rosciglione alle Tastiere, Mattia Arduini alla Batteria e Sergio Rocchetti alla Chitarra), professionisti straordinari nel riprodurre fedelmente le sonorità dei grandi successi del Re del Pop, sono della provincia di Ancona.

Il service, composto da sei professionisti tra fonici, addetti luci e video ed assistenti di palco, e’ dotato di ogni effetto speciale scenico oltre che di luci e audio al top.

Tutte queste caratteristiche, hanno conseguito nell’ottima riuscita dell’evento ed a segnare un nuovo punto a favore della giovane e vivace associazione Lamicum.

 

Alessandra Milano

Salvi-Amo il respiro della terra

L’azienda NWG e l’associazione ANTER scendono in piazza insieme per dire STOP! Alle emissioni nocive prima che sia troppo tardi

26 maggio 2016

ANTER, Associazione Nazionale Tutela Energie Rinnovabili, è un’associazione no-profit che promuove i valori e i principi della tutela ambientale e della green economy, mediante lo sviluppo, la promozione e l’utilizzo delle energie pulite, prodotte da fonti rinnovabili.

SalviAmo il Respiro della Terra è un progetto di ANTER che nasce dall’urgenza di renderci tutti più consapevoli che il 2030, indicato da studiosi di tutto il mondo come l’anno più critico per la disponibilità di energia, si avvicina inesorabilmente ogni giorno di più.

Tutti noi sfruttiamo ogni giorno energie prodotte da fonti altamente inquinanti e/o non rinnovabili, eppure è sempre più possibile avvicinarci alle rinnovabili quali l’energia solare, quella idroelettrica, quella eolica, quella geotermica.FormatFactoryDSC_0283

Insieme alle istituzioni locali, gli istituti scolastici e la rete di Cittadini Attivi, ANTER scende in piazza per sensibilizzare la cittadinanza sull’impatto delle proprie scelte quotidiane. Come i cambiamenti climatici sono conseguenze di nostre scelte sconsiderate, così spetta a noi tutti insieme dar vita ad una rivoluzione energetica per Salvare il respiro della Terra.FormatFactoryDSC_0286

Nella serata del 26 maggio 2016  in piazza Isabella Morra a Paterno, i disponibili e preparati dipendenti NWG (Main Sponsor dell’associazione) Davide, Francesco e Vincenzo, hanno svolto diverse attività rivolte a grandi e piccini per sensibilizzarli riguardo il tema del recupero ambientale.

 

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I bambini, accorsi verso lo stand mossi da curiosità e trascinando con sé i genitori, hanno potuto seguire una breve lezione di educazione ambientale e svolgere delle attività simboliche come gonfiare dei palloncini imprigionando al loro interno l’anidride carbonica emessa dai propri polmoni, affinché non fosse dispersa nell’ambiente.

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Oltre che questi gesti simbolici, si è potuto dare un contributo reale alla causa dell’associazione: attraverso la quota di iscrizione, infatti, si potrà finanziare il progetto formativo “il sole in classe”, ovvero delle lezioni di educazione ambientale nelle scuole volte a sviluppare nei giovani la consapevolezza sulla cultura delle energie rinnovabili.

In più, per ogni nuovo iscritto verrà piantato un albero da frutto in Kenya.

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Chiunque può iscriversi all’associazione e contribuire al finanziamento dei progetti di ANTER.

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Ritorna sulle scene il noto Folk Singer lucano Gino Volpe cantando e raccontando le sue canzoni

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Il Maestro Gino Volpe ha iniziato fin da giovanissimo a comporre musica di vario genere. Dopo aver terminato gli studi della Musica presso il Conservatorio di Musica San Pietro A Majella di Napoli e il Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, ha i primi contratti con le note case discografiche VIS RADIO, RCA ITALIANA, PRESENCE e PHONOTYPE RECORD. Ha svolto il ruolo di compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra e cantautore nel panorama musicale di varie case discografiche; ha Partecipato ad importanti manifestazioni nazionali come il Cantagiro, si è dedicato con particolare attenzione alla scoperta di nuovi talenti lucani; ha organizzato il Disco D’Oro Nazionale, Festival della musica e dello spettacolo in Basilicata, con la collaborazione del dottor Macchia, presidente della Nuova tv e Nuova Basilicata.

Il Maestro Gino Volpe è stato il primo cantautore Folk della Basilicata iniziando la sua attività Professionale negli anni 60. I suoi dischi vengono distribuiti sia in campo nazionale, che in campo internazionale.

Attualmente ha ideato un progetto chiamato “Vis Nova”. Il progetto si propone di promuovere un Laboratorio Musical-Canoro ed Artistico denominato “Gli Amici per la Musica NEW BASILICATA”. A questo laboratorio aperto ai giovani, situato a Villa d’Agri di Marsicovetere, possono aderire gratuitamente tutte le ragazze che abbiano compiuto 16 anni e tutti i ragazzi che ne abbiano compiuti 18 anni che superino un’accurata audizione per accertare le loro doti canore e strumentali.

I Collaboratori più stretti del Maestro Volpe sono: Il dott. Pasquale Casaletto (storico coadiutore discografico), Antonella Lucia (Tastierista), Tonino Decimo, in arte Toto Reny (vocal corista-chitarrista), Vitina Coviello (organetto), Antonello Pasquariello (coordinatore e Responsabile Audio), Marina Riviello (giornalista coordinatrice dell’Ufficio Stampa del progetto “VIS NOVA-NEW BASILICATA”).

Il Maestro Gino Volpe ha voluto organizzare il debutto della stagione 2016 con un concerto a Marsico Nuovo ad ingresso libero dal titolo “Gino Volpe Si Racconta cantando le sue Canzoni”. Amante della propria terra natia, Gino Volpe ha emozionato il pubblico ripercorrendo i successi della sua lunga carriera artistica in uno spettacolo che ha avuto luogo Sabato 21 Maggio 2016 alle ore 20:30 presso l’Auditorium Comunale in viale Regina Margherita a Marsiconuovo. La serata è stata organizzata dall’UNITRE e da “U Iascungiedd(e)” con il patrocinio del Comune di Marsico Nuovo e della proloco “Marsico”.

Marina Riviello

MONTEDORO – un’elegia dal suono lucano

Finalmente anche nelle sale italiane il film del regista Antonello Faretta ispirato ad una storia vera che racconta la città fantasma di Craco e la realtà nei nostri luoghi più remoti.

Dopo oltre 40 proiezioni in giro per il mondo Montedoro arriva anche in Italia.

A partire dal 15 maggio 2016 è stato proiettato nelle sale cinematografiche il film scritto e diretto da Antonello Faretta, prodotto nel 2015 tra Italia e Stati Uniti ed autodistribuito con il Noeltan Film Studio.

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Il film racconta la storia di una ricca signora di mezza età che, vissuta sempre in America, alla morte di entrambi i genitori scopre di avere origini Italiane, e per la precisione di essere nata nel remoto comune lucano di Montedoro.

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Questo le causa una vera e propria crisi di identità, che la porterà ad intraprendere un lungo viaggio verso il suo luogo natio per scoprire le sue radici, sperando di ritrovare la sua madre naturale di cui ignorava l’esistenza. Arrivata in paese, la donna scopre inaspettatamente un desolato villaggio arroccato su di una imponente collina completamente deserto. Anche se sembra che nessuno abbia messo piede in quel posto da anni, la donna incontra dei misteriosi personaggi, cittadini di Montedoro che hanno scelto di non abbandonare mai il proprio paese.

r4_00022252 Dopo aver fatto queste conoscenze, la realtà surreale che credeva di vivere quando era arrivata si trasforma in un qualcosa di magico e travolgente. Montedoro è per lei un varco verso un passato che ora sa di appartenerle e che prima ignorava del tutto, verso l’antica ed affascinante comunità che esisteva e che ora non c’è più.

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La protagonista dell’opera è l’attrice statunitense Pia Marie Mann, alla sua prima esperienza sul grande schermo. L’intero film è ispirato proprio alla sua vera storia, con la scoperta della sua cittadina d’origine (dopo la morte dei genitori a cui era stata data in adozione all’età di quattro anni) Craco (MT), località dove il film è stato girato e che è stata realmente distrutta da una frana nel 1963 e da allora rimasta abbandonata.

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È stato lì che regista e protagonista si sono incontrati ed hanno dato inizio alla storia di Montedoro.

Insieme a lei recita Giovanni Joe Capalbo.
Il regista Antonello Faretta, nato nel 1973 a Potenza, è al suo primo lungometraggio diretto in assoluto. Tra le sue opere precedenti ricordiamo Lei lo Sa, Da Dove Vengono le Storie?, Il Vento, la Terra, il Grasso sulle Mani, Nine Poems in Basilicata, Transiti e Il Giardino della Speranza, presentate in numerosi festival internazionali del cinema, gallerie e musei d’arte contemporanea del mondo tra cui Centre Pompidou, Museo di Arte Contemporanea Barcelona, Cannes Film Festival, Galerie du Jour Agnes B., Rotterdam Film Festival, Hot Docs Toronto e Pen World Voices Festival New York.

Anche quest’ultimo lavoro ha preso parte a diversi festival internazionali di arte e cinema.

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La distribuzione di Montedoro sarà trasversale, non solo destinata ai cinema, ma anche a Fondazioni private, Università, associazioni e singoli operatori culturali che lavorano sui territori.

Questo Viaggio in Italia, che è partito dal Cinema Comunale di Matera, dove è stato scelto per inaugurare il Meeting del Cinema Indipendente, con un’anteprima partecipata da circa 600 persone, attraverserà sia le città principali che le periferie con l’augurio che possa essere un racconto collettivo che tenga insieme centro e margini in un’unica parola: COMUNITÀ.

Per ulteriori informazioni riguardo il film ed il suo autore, oltre che sull’iniziativa di distribuirlo in modo alternativo, è possibile visitare i seguenti indirizzi web:

http://montedorofilm.it/

http://antonellofaretta.it/

Alessandra Milano

RIFLESSIONE SULLA FIGURA DELLA DONNA A TRAMUTOLA

Sabato 5 marzo 2016

otto marzo: la Donna, una parità difficile” è questo il titolo sull’incontro che c’è stato sabato 5 marzo 2016 presso la sala consiliare di Tramutola.

Il primo a prendere la parola è il sindaco dr. Ugo Salera il quale, introducendo gli ospiti e spiegando in cosa consista la “festa della Donna”, ricorda che non solo in quest’occasione, ma ogni giorno le donne andrebbero riconosciute, celebrate ed amate.

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La parola passa poi al professor Domenico D’Alessandri, dirigente scolastico in pensione che, partendo dai miti che vedono protagoniste le donne, arriva a parlare delle società matriarcali in cui il rapporto uomo-donna è l’inverso di quello a cui noi siamo abituati.

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Continua la discussione Padre Antonio Savone, il quale tratta la figura della donna all’interno del progetto di Dio illustrando la storia di Adamo ed Eva: Adamo, infatti, riconosce se stesso soltanto vedendo davanti a sé Eva, senza la quale si sentiva solo, e che costituisce la compagnia e l’aiuto che in nessun animale del Creato avrebbe potuto trovare.

Chiarendo che uomo e donna sono tra loro “diversi e specifici”, ed è perciò scorretto che l’uno cerchi di assimilarsi all’altro, conclude dicendo “Non aspettate che siano gli uomini a riconoscervi, difendetevi!”.

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È il momento poi della testimonianza della volontaria dell’associazione Emmanuel e presidente del centro di ascolto Agape Antonia Giano, che racconta la sua esperienza con le madri di ragazzi in difficoltà e del loro senso di colpa nel ritenersi responsabili del divenire dei propri figli.

Continua riflettendo sul fatto che, per una donna, diventare madre significa rinunciare spesso alla propria carriera. Non sempre, infatti, è possibile iscrivere i propri figli in strutture che li accolgano nei primi anni di vita, per permettere loro di lavorare anziché rimanere a casa a badare ad essi. È perciò essenziale educare le loro giovani menti all’emotività anche se si ha poco tempo da dedicargli.

Questo concetto viene rafforzato citando la fiaba di Hansel e Gretel, i due fratellini che riescono a trovare la via di casa solo grazie ai sassolini (che simboleggiano la maturazione della propria identità) che hanno lasciato lungo la strada, ed infatti la madre rappresenta una guida per il figlio.

È poi importante, e questo lo dice da insegnante, che andando a scuola, cioè uno spazio in cui si trovano distanti dalla propria madre, i bambini esprimano se stessi e lavorino sulla capacità di controllare le proprie emozioni.

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Prendono poi parola, all’interno del dibattito, le signore Silvana e Maria Rosaria: la prima ricordando il tragico evento del 25 marzo 1911, ovvero l’incendio della fabbrica Triangle Weist Company, in cui persero la vita, tra gli altri operai, due donne lucane provenienti dal comune di Armento; la seconda propone un excursus storico riguardante lo status della donna nel tempo e recita poi la poesia “a tutte le donne” di Alda Merini:

A tutte le donne

 Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso            
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra
e innalzi il tuo canto d’amore.

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Ultimo a parlare, l’avvocato Carlo Delfino incentra il suo discorso sui due principali reati di cui è vittima la donna: il maltrattamento in famiglia e lo stalking. La donna che subisce violenza non solo sente calpestata la sua dignità, ma prova anche paura a denunciare, perché poi deve tornare a casa dalla persona che le ha fatto del male.

Per questo è importante che l’uomo riceva un richiamo al controllo sociale, all’educazione e al rispetto e che la donna trovi il coraggio di denunciare, ricordando che anche se si considerano gesti di eroismo, perché rari, dovrebbero piuttosto rappresentare la normalità.

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Alessandra Milano

 

DA SASSO A SALERNO: IL MEDICO DEI PAZZI A “LA RIBALTA”

Rappresentazione teatrale in atto unico della celebre commedia di Scarpetta

4 marzo 2016

Venerdì 4 marzo 2016 la Compagnia Artigianale del Teatro Sassese “Enza Corleto” porta in scena una nuova, spassosa commedia al teatro “La Ribalta” di Salerno, nell’ambito del 1° Festival Nazionale amatoriale di teatro comico “Ribalta…ti dalle Risate”.

Si tratta, questa volta, de “Il Medico dei Pazzi” di Eduardo Scarpetta, diretta e riadattata per l’occasione dal regista Gianmarco Pepe.

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La compagnia è già al suo sesto anno di attività, e vanta un elevato numero di rappresentazioni, tra cui “Natale in casa Cupiello”, “Miseria e Nobiltà”, “i Promessi Sposi” e “Pinocchio”, portate in scena non solo al teatro “Mariele Ventre” di Sasso di Castalda, ma anche in diversi altri teatri.

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Infatti, oltre ad essere un atteso ed amato appuntamento per ogni sassese, l’attività della compagnia rappresenta anche un’occasione per far conoscere quanto una piccola realtà come quella di Sasso, sia capace di farsi conoscere attraverso una così bella iniziativa, come il Teatro.

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La rappresentazione, largamente applaudita dal pubblico, ha come protagonista un giovane nullafacente che vive a spese dello zio, che gli manda danaro credendolo dottore a capo di una clinica psichiatrica, struttura che è in realta la pensione “Stella”, dove lo stesso giovane, assieme ai finti pazzi, alloggia.

Lo zio viene subito colpito dall’eccentricità dei personaggi che, pazzi o normali, hanno tutti qualche rotella fuori posto; così comincia ad assecondarli, facendo promesse a destra e manca di cui si pentirà molto presto.

E sarà proprio compiacendoli tutti che, mentre architetta una finzione per prendersi gioco di loro, rimarrà vittima dei suoi stessi inganni e sarà giudicato unico, vero pazzo e portato via.

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La compagnia sta già preparando il suo prossimo spettacolo, “Napoli Milionaria” sulle cui date potrete essere informati seguendo la nostra pagina Facebook, e quella della compagnia teatrale.

Anche la follia merita i suoi applausi
-Alda Merini

Clicca qui per l’album fotografico completo

La “Casa dei Colori” di Paterno

La “Casa dei Colori” di Paterno di Lucania (PZ) è un centro di prima accoglienza per immigrati minorenni non accompagnati. Attivo da circa due anni, ha sede all’interno di un’ex scuola primaria della periferia del paese ed ospita circa quindici ragazzi di sesso maschile provenienti da diversi Paesi africani.

La struttura è stata adeguatamente ristrutturata per ricavarne un alloggio completo di tutto il necessario, tale che i ragazzi possano viverci, dormire e mangiare senza doversi spostare dalla struttura

La Casa dei Colori si impegna a preparare i giovani a diventare uomini che sappiano cavarsela da soli al di fuori di essa, in circostanze per loro nuove e sconosciute. Infatti, la permanenza all’interno della struttura è garantita soltanto per un periodo di tempo limitato: solo ragazzi minorenni raggiungono il centro nella cui struttura, compiuti i 18 anni, hanno diritto ad altri 6 mesi di ospitalità per prepararsi a scegliere ognuno la propria strada: alcuni scelgono di trasferirsi all’estero, ma il desiderio della maggior parte di loro è di rimanere in Italia.

Perciò, continuamente, nuovi ragazzi vengono accolti in struttura, mentre i più grandi vengono indirizzati verso il loro futuro altrove.

I ragazzi dimostrano entusiasmo nei confronti del loro soggiorno a Paterno e delle figure che ruotano attorno alla Casa dei Colori. Partecipano infatti al progetto numerose persone, prime fra tutte i tutori, che fungono da genitori per i ragazzi; vi sono poi gli operatori sociali, che aiutano e fanno compagnia ai ragazzi assieme ai tirocinanti ed ai volontari ISKRA; i mediatori culturali fungono da accompagnatori e da tramite tra i giovani accolti e gli operatori a livello culturale, essendo la cultura africana e quella italiana profondamente differenti; infine gli psicologi analizzano le necessità ed i problemi dei ragazzi.

Per i ragazzi la giornata comincia alle 8:30 circa, quando, dopo aver fatto colazione, partecipano a delle lezioni di alfabetizzazione e svolgono attività sportiva. Alcuni di loro frequentano la scuola secondaria di primo grado a Paterno, altri di secondo grado in paesi limitrofi dotati di strutture scolastiche pronte ad accoglierli.

Successivamente gli operatori cucinano e si pranza tutti insieme.

Nel pomeriggio gli ospiti prendono parte a varie ettività ricreative: un laboratorio musicale (in cui i ragazzi suonano il tamburo tipicamente africano Jembe), doposcuola, sport ed un corso di giornalismo tenuto dai membri dell’Agape News.

La cena, anch’essa a cura degli operatori, viene preparata con l’aiuto dei ragazzi mescolando la cultura culinaria italiana a quella africana.

Alcune volte i ragazzi partecipano alle attività del centro diurno di Villa d’Agri, ed hanno svolto delle uscite per visitare i paesi limitrofi a Paterno e le vicine città di Potenza e Salerno.

Alcuni giovani lavorano, e tre dei ragazzi hanno fatto un provino per entrare a far parte della squadra di calcio di Manfredonia.

I ragazzi hanno anche partecipato alle attività sportive riguardanti il Torneo della Madonna prendendo parte a più squadre miste, una delle quali è stata la vincitrice, così uno di loro ha portato in spalla la statua della Madonna in processione assieme ai compagni di squadra, pur essendo egli musulmano.

 

Allo stesso modo, pur essendo quasi tutti musulmani, i ragazzi hanno partecipato ad un evento religioso domenica 10 gennaio 2016 presso la Chiesa di Viggiano assieme al Vescovo, ed uno di loro ha preso la parola per ringraziare la curia; dopo la messa hanno pranzato insieme.

Inoltre, alcuni operatori stanno raccogliendo le storie dei ragazzi per farne un libro: il loro viaggio dall’Africa all’Italia passando per la Libia ed il deserto, che presenteranno non appena il lavoro sarà completato.

Chiunque voglia passare del tempo o svolgere delle attività con gli ospiti della Casa dei Colori può proporsi contattando la redazione dell’Agape News

 

Si ringrazia Pape Gora Tall per le importanti informazioni fornite per la stesura dell’articolo.

Alessandra Milano