PRESENTAZIONE DEL PROGETTO GREEN WASTE A PATERNO

Svolta “green” per il nostro paese

21 ottobre 2015

 Il giorno 21 ottobre 2015, presso la sala consiliare del comune di Paterno, si è tenuto uno dei convegni atti alla presentazione del progetto Green Waste, ovvero uno studio di fattibilità per l’ottimizzazione del servizio di raccolta differenziata e per la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica e compostaggio.

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Il GAL AKIRIS, società consortile che raggruppa istituzioni ed operatori della Val d’Agri e dell’Alto Sauro, ha promosso quest’iniziativa per sostenere la raccolta differenziata dei rifiuti domestici, promuovere la valorizzazione energetica della frazione organica dei sottoprodotti dell’agricoltura e delle attività agroindustriali e provvedere al loro recupero mediante la produzione di compost di qualità.

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Il progetto è stato approvato dai Comuni di Viggiano e Paterno ma ne beneficeranno tutti e 19 i Comuni coinvolti.

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A partire dai materiali organici (FORSU), i quali costituiscono fino al 40% dei rifiuti solidi urbani e che, se adeguatamente separati, possono essere completamente recuperati e restituiti al loro ambiente naturale, si può produrre fertilizzante ed energia sfruttando i gas di fermentazione.

In più, verranno raccolti e trattati anche i reflui (liquami e letame) degli allevamenti zootecnici ed i sottoprodotti dell’industria agroalimentare (bucce di pomodoro, vinacce, sanse d’oliva) per ridurre i costi, ricavare energia e contenere il loro impatto sull’ambiente.

Infatti, tutti questi materiali contengono una quota di energia che può essere recuperata, trasformata in energia elettrica e calore ed utilizzata. Il materiale di risulta finale sarà un compost di qualità che potrà tornare ai campi.

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Ciò consente di ridurre i costi della raccolta dei rifiuti e di contenere le emissioni di gas ad effetto serra in atmosfera.

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Tutto questo sarà possibile attraverso la realizzazione di un impianto che, sfruttando e regolando i processi naturali che trasformano i rifiuti, porta al risultato finale attraverso le due fasi di digestione anaerobica e compostaggio.

Se il materiale di ingresso è di buona qualità, lo sarà anche il compost. A tale scopo, esso viene costantemente controllato.

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L’impianto avrà l’aspetto di una struttura industriale ben inserita nell’ambiente e nel paesaggio della valle e sorgerà in un’area tra Viggiano e Grumento, zona ottimale dal punto di vista territoriale selezionato tra le diverse aree favorevoli secondo dei criteri specifici.

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Il costo complessivo dell’impianto è economicamente impegnativo, intorno ai sette milioni di euro, ma avrà quale ritorno la cessione dell’energia elettrica alla rete e la vendita del compost. Vanno inoltre considerate le spese evitate tra cui il mancato conferimento in discarica o ad altro impianto e la riduzione delle emissioni di gas serra.

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I vantaggi sono diversi: ogni cittadino avrà un documentabile vantaggio economico, per cui i costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani caleranno, e questo si ripercuoterà favorevolmente sulla bolletta. Per ciò che riguarda agricoltori ed allevatori, il conferimento dei reflui zootecnici consentirà di eliminare o ridurre considerevolmente gli spandimenti. Non ultimo, ogni cittadino si impegnerà ad avere maggiore cura ed attenzione per l’ambiente che lo circonda.

Comunque, l’aspetto decisivo che segnerà il successo o meno della proposta sarà la qualità della raccolta differenziata dei rifiuti e, in particolare, della quota dei materiali organici. Infatti, se la FORSU è inquinata da vetri, pezzi di plastica, materiali inadeguati, il compost sarà di scarsa qualità e non potrà ricevere la certificazione a cui si ambisce; inoltre, essendo di più difficile collocazione, potrebbe essere richiesto agli allevatori e agli agricoltori di ritirare quote più elevate di quanto conferito. Ma si tratterebbe di materiale non sempre ottimale ed i vantaggi economici si assottiglierebbero.

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Per questo motivo l’impegno dovrà essere da parte di tutti per avere la migliore qualità dei materiali in ingresso e in uscita. Questo è possibile con una buona organizzazione della raccolta differenziata, del ritiro dei materiali e soprattutto con una attenta selezione nelle cucine di casa.

 Alessandra Milano